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Analfabetismo funzionale o incapacità comunicativa?

10 Maggio 2020

By Luca Cappello

Alla C.A. del Responsabile della task force, responsabile della comunicazione di Regione Lombardia,

da una settimana a questa parte ho una domanda che continua a rimbalzarmi nel cervello: perché i calciatori professionisti, per potersi allenare, devono avere a disposizione metà di un campo da calcio ad uso esclusivo (3.570 m2), di modo che possa essere rispettato il distanziamento, così da non rendere obbligatorio l’uso della mascherina, mentre invece un comune runner sente di avere il diritto di non indossarla durante lo svolgimento dell’attività sportiva?

Ora, se tutti abitassimo in mezzo alla campagna o in qualche paesino di montagna dove, uscendo a correre oltre a lepri, scoiattoli e fagiani incontrare qualche altro sportivo rappresenterebbe l’eccezione, potrei essere d’accordo. Ma dato che, il runner italiano medio, per quanto sto constatando (per esperienza diretta, passaparola e ricerche web), predilige allenarsi su piste ciclabili, parchi, o strade comuni in orari convenzionali (tardo pomeriggio o la mattina dopo le 9 nel weekend), riuscireste a spiegarmi questa disparità di trattamento?

Riformulo, qualora non fossi stato chiaro: “sono i runner che non sono riusciti a capire le direttive o sono le direttive che non sono chiare”? 

Io mi sono dato una risposta: molti cittadini italiani non hanno capito le direttive, ma le direttive non sono chiare.

Copio / incollo dal sito di regione Lombardia (regione in cui vivo e corro) le direttive riguardanti l’attività fisica e sportiva. 

1) Come previsto dall’Ordinanza n. 539 del 3 maggio 2020, In Lombardia è sempre obbligatorio indossare la mascherina, o un qualsiasi altro indumento a protezione di naso e bocca, quando ci si trova al di fuori della propria abitazione.

Chiaro, devo sempre coprire naso e bocca quando esco di casa, l’abbiamo capito tutti, penso.

2) In base al DPCM del 26 aprile è consentito svolgere attività motoria all’aperto senza più il vincolo di rimanere entro il raggio di 200 metri dalla propria abitazione. L’attività può essere svolta solo individualmente, oppure con un accompagnatore nel caso di minori o persone non completamente autosufficienti, rispettando sempre la distanza di sicurezza dalle altre persone. 

Bene, posso correre/camminare, ma devo essere solo. Per quanto indicato al punto 1, devo sempre coprire naso e bocca

3) Inoltre, è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto.

Ottimo, ribadito il concetto, posso uscire di casa per fare sport 

4) Le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da motivi di lavoro, salute o necessità.

Ah, tutte le persone che si vedono in giro stanno facendo sport, andando al lavoro, o hanno effettive e comprovate esigenze? La passeggiata è o non è un’attività fisica? Mah..

5) Per coloro che svolgono attività motoria intensa non è obbligatorio l’uso di mascherina o di altra protezione individuale durante l’attività fisica intensa. Rimane obbligatorio l’utilizzo delle protezioni individuali a conclusione dell’attività fisica.

Mmh.. Provo ad interpretare (e minimizzare) il significato di attività fisica intensa: immagino si intenda un’attività che non ti permetta di sostenere una conversazione durante lo svolgimento della stessa (fondo lento per chi mastica tabelle). Lasciatemi dire, quantomeno per definizione, chi corre lentamente o cammina non sta svolgendo un’attività fisica intensa. Quindi, secondo quanto indica l’ordinanza, dovrebbe avere naso e bocca coperti.

6) Rimane l’obbligo di mantenere il distanziamento sociale.

Ma Se mentre svolgo attività fisica incrocio/supero/mi supera qualcuno, come posso mantenere il distanziamento sociale? A meno che non abbia la possibilità di allargare la mia traiettoria, tutti i soggetti coinvolti devono avere naso e bocca coperti. Ma se dove sto svolgendo attività fisica ci sono (tanti) altri sportivi, o presunti tali, che hanno avuto la mia stessa idea (parco in città, alzaia del Naviglio, pista ciclabile o simili) e non c’è spazio per modificare la traiettoria?

Non ci sono molte possibilità: 

  • devo indossare la protezione per naso e bocca per tutta la durata dell’attività.
  • torno a casa e scelgo un altro orario, meno affollato
  • scelgo un altro percorso, più isolato

 Se le ultime due strade non sono percorribili, è necessario dotarsi di un dispositivo che protegga noi, protegga gli altri, ma che permetta una buona ossigenazione durante l’attività, non c’è alternativa.

Ma fare “attività fisica intensa” con naso e bocca coperti utilizzando dispositivi standard è dannoso per la salute! Quindi?

Stay tuned…….

Io intanto continuo a correre all’alba.. Vi assicuro che la temperatura è perfetta e gli unici soggetti che si incontrano sul percorso hanno quattro zampe oppure volano..

 

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